Intelligenza Artificiale: il libro bianco di AgID che parla di opportunità e sfide per cittadini e amministrazioni
- Aprile 02, 2018
- by
- Enrico Alletto
In questi giorni ho finito di leggere le 79 pagine del Libro Bianco scritto dalla task force costituita nel settembre 2017 e promossa da AgID sull’Intelligenza Artificiale (IA).
L’iniziativa è nata con lo scopo di stimolare il dibattito sull’argomento partendo dall’analisi delle opportunità per le pubbliche amministrazioni che potrebbero migliorare i servizi destinati ai cittadini e alle imprese senza trascurare le implicazioni etiche e sociali derivanti dall’utilizzo o dal non utilizzo di questi strumenti.
“L’Intelligenza Artificiale ridisegnerà le nostre vite. La nostra quotidianità di esseri umani, cittadini, lavoratori, genitori e figli, sta cambiando sotto gli occhi di tutti. Quello di cui già oggi possiamo essere certi è che tutte le nostre abitudini e consuetudini verranno ridisegnate producendo cambiamenti sociali che necessitano di una riflessione approfondita (individuale e collettiva) e in alcuni casi, forse, anche tormentata.“Antonio Samaritani, Direttore Generale AgID.
L’Intelligenza artificiale in breve
L’Intelligenza Artificiale è una delle tecnologie più controverse dei nostri tempi. Permette di salvare vite umane, di elaborare le previsioni degli acquisti e di aumentare la produttività in agricoltura. L’IA già oggi supporta i medici nell’identificare tumori ed altre malattie, in futuro potrebbe essere usata per prevedere e localizzare i terremoti. D’altra parte l’argomento apre il dibattito a critiche anche feroci circa le implicazioni sulla tutela della sfera privata degli utenti, sulle responsabilità penali di scelte prese da algoritmi, sull’automazione spinta del lavoro che sostituirebbe gli esseri umani in quasi tutti i settori e molto altro.
Il testo preso in esame identifica alcune aree principali dell’Intelligenza Artificiale e analizza i diversi aspetti: nei sistemi sanitari, educativi e giudiziari; nel pubblico impiego e nella sicurezza.
Task force e modalità partecipata
La task force che ha partecipato alla stesura del Libro Bianco è formata da 30 profili multidisciplinari tra cui alcuni volti noti come l’avvocato esperto di digitale Ernesto Belisario, l’imprenditore ed ex deputato di Scelta Civica Stefano Quintarelli o l’ex General Manager di Uber Benedetta Arese Lucini.
Prima della sua versione definitiva il libro bianco è stato pubblicato online in modalità partecipata permettendo in questo modo di raccogliere commenti e migliorare il testo originale con contributi esterni alla task force, un po’ come abbiamo fatto (in piccolo) a Genova con Partecip@ e Partecipa Digitale.
Il portale di riferimento ia.italia.it rimarrà attivo come la pagina dell’ Osservatorio IA in collaborazione con l’istituto di ricerca HER. Si consiglia di consultarlo frequentemente e di iscriversi alla newsletter per rimanere aggiornati su sviluppi e novità. Rimarrà attiva anche la community, dove è possibile partecipare alle discussioni aperte (o iniziarne di nuove) sui temi legati all’attività della Task force e all’IA in generale.
Per ogni informazione o eventuali collaborazioni c’è sempre l’email intelligenza-artificiale@agid.gov.it
Presentazione del Libro Bianco
Il 21 marzo scorso a Roma è stato presentato il risultato di questi mesi di lavoro: Il Libro Bianco sull’Intelligienza Artificiale con sottotitolo “al servizio del cittadino”. Qui il programma della giornata
Su Facebook è disponibile il video della giornata con interventi tra gli altri di Antonio Samaritani, direttore generale di AgID che ha spiegato di come sarà importante “utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale nel rispetto dei principi di privacy, trasparenza e sicurezza a tutela dei cittadini”.
O ancora di Maria Grazia Mattei, direttore di Meet the Media Guru che ha parlato di come nel mondo si moltiplicano gli esempi di IA applicata ai servizi al cittadino: “in Giappone, il personale degli uffici pubblici risponde in maniera personalizzata alle richieste dei cittadini con strumenti di IA adeguatamente istruiti. In Uk è in fase di test un wearable per monitorare e combattere i sintomi del Parkinson”.
Segnalo una curiosità per i genovesi: tra i relatori c’era anche Gianmarco Veruggio, dirigente di Ricerca del CNR, ideatore del concetto di Roboetica, fondatore della scuola di robotica di Genova e candidato al consiglio comunale nelle ultime elezioni cittadine con una lista civica indipendente.
I contenuti del testo
Il libro si apre con “L’Italia e i servizi digitali” dove si fa il punto sulla situazione nazionale e si analizza la strategia digitale del nostro paese con prefazione di Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione Europea e Antonio Samaritani, Direttore Generale AgID.
Il secondo capito “L’intelligenza artificiale oggi” parla di potenzialità ed ambiti di applicazione oltre a tracciare scenari per il prossimo futuro con dati e riferimenti al piano triennale per l’informatica nella PA.
Il terzo capitolo parla di nove “sfide IA” al servizio del cittadino: etica, tecnologia, competenze, ruolo dei dati, contesto legale, trasformazione digitale, diseguaglianze, misura dell’impatto e l’essere umano.
Il testo si chiude con le 10 raccomandazioni per una Pubblica Amministrazione “AI ready” e cioè pronta a cogliere le opportunità delle tecnologie di Intelligenza artificiale al servizio del cittadino ed un breviario dei termini tecnici utilizzati.
L’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione
In una nota di AgID si legge che la pubblicazione di questo lavoro rappresenta “l’inizio di un percorso progettuale a livello nazionale”, supportato da un fondo da 5 milioni di euro destinato allo sviluppo di progetti pilota di Intelligenza Artificiale per le amministrazioni che collaboreranno con l’Agenzia sul tema.
Sono infatti molteplici i campi di applicazione dell’Ia nel settore pubblico: dalla prevenzione dei disastri ambientali, dove è possibile operare simulazioni delle conseguenze dei fenomeni naturali, alla scuola, dove sono già disponibili assistenti didattici artificiali in grado di seguire gli studenti singolarmente.
Come si legge nel Libro Bianco è indubbio che l’IA potrà rendere più efficienti le strutture di governo e amministrative, migliorare il lavoro dei dipendenti pubblici liberando tempo e risorse per azioni non ripetitive accrescendo la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Dalla discussione emerge però un prerequisito fondamentale: i dati. “E’ utile partire dalla necessità dell’IA di alimentarsi di dati, che sono alla base di ogni applicazione dI queste tecnologie…” recita il testo nel capitolo sui “prossimi passi”. L’IA potrebbe dunque fornire la spinta decisiva per lo sviluppo degli Open Data?
“Per poter cogliere tutte queste opportunità e valutare adeguatamente gli impatti etici”, suggerisce ancora il Libro Bianco, “sarà fondamentale per la Pubblica amministrazione investire sulla formazione del personale e gestire al meglio le carriere e l’organizzazione interna” oltre all’afabetizzazione “lato domanda” dei cittadini.
Conclusioni
Il Libro Bianco, che si legge in una sera, è un testo scorrevole con diversi spunti e dati interessati, ma non ha pretesa di essere esaustivo anzi, nasce proprio allo scopo di stimolare un dibattito serio sull’argomento soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra Intelligenza Artificiale e Pubbliche Amministrazioni.
Ancora una volta, non posso fare a meno di notare come, da uno studio indipendete come quello del Libro Bianco sulla IA emerga l’esigenza di formare dei buoni cittadini digitali siano questi ultimi lavoratori pubblici o privati e con interventi sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta di questi servizi.
L’alfabetizzazione di tutti al pieno utilizzo dei servizi digitali, e quello più avanzato della preparazione specialistica e transdisciplinare emerge nettamente nel testo come potenziale volano per lo sviluppo di sistemi di IA effettivamente progettati per essere messi al servizio del cittadino e del sistema Paese.